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S.Valentino: una storia che arriva da lontano

Bentornati amici creativi… siete pronti per S.Valentino? Noi qui stiamo cercando di non farci cogliere impreparate. Proprio mentre lavoravamo alle varie card, explosion box, ecc… ci siamo chieste. “ma com’è nata la festa di S. Valentino?”.

LA STORIA DI S. VALENTINO

In questo blog proveremo a fare un po’ di chiarezza, anche se non sarà facile, perché a quanto pare le origini di tale festa risalerebbero niente di meno che agli antichi romani. Secondo molti studiosi gli “antenati” della moderna festa degli innamorati, sarebbero i LUPERCALI, che venivano celebrati dla 13 al 15 febbraio, ed erano un festa legata alla fertilità.

Fu papa Gelasio I a dichiarare, alla fine del V secolo, il 14 febbraio come la festa dell’amore e la legò a San Valentino. Ora qui c’è un altro problema, non è ben chiaro a quale San Valentino la tradizione si riferisca, pare ci siano almeno due santi con quel nome morti martiri a Roma. Ovviamente questo ha portato al proliferare di molte leggende, fra cui quella che racconta di S.Valentino innamorato della figlia del suo carceriere, alla quale scrisse un biglietto firmandolo “dal tuo Valentino“.

Sembrerebbe che anche Geoffrey Chaucer nel suo “Parlament of Foules” del 1382, parli del 14 febbraio, ma non tutti sono d’accordo su questo. Per i primi veri auguri di S. Valentino dobbiamo spostarci nel XV secolo, dove troviamo una poesia che Charles, Duca d’Orleans, scrisse a sua moglie mentre era imprigionato nella Torre di Londra dopo la sua cattura nella battaglia di Agincourt. La poesia è conservata nella British Library a Londra.

Anche Shakespeare, nel suo “Amleto”, menziona il giorno di S. Valentino e lascia questa compito a Ofelia:

“To-morrow is Saint Valantine’s day, all in the morning betime, and I a maid at your window, to be your Valantine”.

I primi veri biglietti di S. Valentino risalgono al XVIII secolo ed erano realizzati a mano, con abbellimenti vari come fiori, nodi d’amore e ovviamente frasi e poesie. Questi venivano consegnati segretamente, infilandoli per esempio sotto le porte.

La vera spinta che portò alla proliferazione dei biglietti d’auguri per S. Valentino, fu l’industrializzazione del XIX secolo (epoca vittoriana), che portò a rapidi progressi anche nella stampa, in questo modo questi biglietti poterono essere prodotti in serie. Un paio di curiosità: durante l’epoca vittoriana non tutti i biglietti contenevano gli onnipresenti cuori, ma anzi era facile trovare fiori, cupidi e molto altro. Un’altra cosa curiosa è che nel medesimo periodo si diffusero anche le cosiddette “Vinegar Valentines'”, delle card pensate per deridere. Per esempio potevano rappresentare una donna col naso grosso e la dicitura “miss Nosy”, per sottolineare la cattiva abitudine a intromettersi negli affari altrui.

Più o meno a metà del XIX secolo, i biglietti di S. Valentino arrivarono anche in America. Nel 1913, Hallmark Cards stampò la prima cartolina di S.Valentino: riducendo i costi di produzione ne permisero ancora di più la diffusione.

Col passare degli anni oltre alle cards si cominciò a regalare anche fiori, cioccolatini… e la commercializzazione di questa festa raggiunse i livelli che noi oggi conosciamo.

Ma una cosa possiamo dire, che col tempo non è cambiata: il messaggio d’amore che vogliamo far arrivare alla nostra persona speciale.

Anche questo blog è giunto al termine. Aspettiamo i vostri commenti.

Alla prossima!!

 

 

 

 

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